Altro che diamanti!
Sono i sassi i nuovi e preziosissimi migliori amici delle donne.
Quante volte da piccolini abbiamo setacciato le spiagge alla ricerca di sassolini, magari perché particolarmente scenografici o di colori molto accattivanti? Poi, da adolescenti, abbiamo scrutato ogni bancarella di paese alla ricerca di collanine e svariati bijoux in “pietre dure”, tanto luccicanti quanto cheap.
Adesso, finalmente, la nostra sempiterna passione è alimentata e soddisfatta da un altro pregiatissimo -e insospettabile- canale: è l’alta gioielleria che, sempre più spesso, irrompe con le versioni più preziose di questi “sassi”, sostituendoli spesso e volentieri al sacro e celestiale quartetto rubini-diamanti-smeraldi-zaffiri.

Così, nelle vetrine delle gioiellerie più celebri fanno capolino pietre esotiche, coloratissime e bizzarre, già considerate dai designer le degne eredi dei più largamente usati e inflazionati lapislazzuli e malachiti.
Certo, queste pietre vengono comunque estratte, selezionate e lucidate esattamente come i diamanti più nobili, nonostante la loro natura modesta e mineralogica: l’intento di molti atelier sarebbe rendere preziosi i nostri amati ciottoli, spogliandoli della loro provenienza grezza e impreziosendoli con gemme e ghirigori di alta qualità. Una scelta, questa, dettata dal desiderio di proporre creazioni inusuali ma di classe, sofisticate seppur legate alla sfera naturale, eccessive ma con valori culturali e spirituali.
Il problema? Di umile non rimane neppure il prezzo!

